EUROPA ENTERPRICE

15th October / 11th December 2021
Cité Internationale des arts — Parigi

a cura di Alison Karasyk, Camille Regli, Katie Simpson
Raúl Abeledo & Eva Máñez /  María Amparo Alonso-Sanz / Selen Çatalyürekli / Lana Čmajčanin / Raúl de Arriba & María Vidagañ / Andreja Dugandžić / Eser Epözdemir / Stefania Galegati / Ricard Huerta / Adela Jušić / Cigdem Kaya / Tanja Lažetić / Charlotte Perrin & Andrés Galaz / Armina Pilav & Damir Ugljen / Tanja Radež / Julie Ramage / Lala Raščić / Haris Sahačić & Muhammed Ali Örnek / Bojan Stojčić / Fabienne Trotte / Seçil Yaylalı

            Una catena disumana di migrazioni, guerre e violenze, enormi differenze sociali, l'ascesa dell'ultradestra e del fanatismo religioso a livello globale, un cambiamento climatico catastrofico e una pandemia - che stiamo vivendo - compongono il mondo neoliberale in cui viviamo. Le buone vecchie ricette di dominio e riproduzione sociale, siano esse coloniali, capitalistiche o patriarcali, servite da strumenti tecnologici, scientifici e (tecno)culturali di sorveglianza politica e identificazione territoriale, hanno trasformato il mondo in uno spazio geopolitico distorto, dove l'ansia ontologica, la paura globale e il senso paralizzante di non fare mai abbastanza sono all'ordine del giorno. La mostra esplora il legame tra geografie incerte/instabili e politiche di appartenenza per evidenziare come la macchina neoliberale monopolizzi i territori e i corpi, distrugga la natura e i beni comuni e avveleni le relazioni sociali e le nostre menti. Sullo sfondo dei problemi comuni della nostra società contemporanea - e con una grande dose di immaginazione - la mostra fa un salto dal futuro all'antichità in un'astronave non territoriale chiamata EUROPA ENTERPRISE, e viceversa. Basata sull'inversione di alcuni luoghi comuni essenziali dell'antichità, la nave inizia il suo viaggio con un'indagine artistica sulle formule mitologiche a scopo patriarcale o colonizzatore, che risalgono alle origini violente dell'Europa e al suo passato egemonico, e che ancora oggi ci perseguitano. Prendendo il mito di Aracne come metafora antica della resistenza femminile, plasmata da reti artistiche politicamente impegnate, la mostra si propone di difendere tutti i linguaggi, le economie, i saperi, gli spazi e le vite sottomesse. Attraverso una varietà di formati, la mostra costruisce progressivamente un sistema complesso a partire dalle relazioni reciproche tra mitologia, scienza, narrativa, arte e critica sociale.EUROPA ENTERPRISE ci accompagna in un viaggio attraverso un mondo comune e non allineato che, con il suo potere e le sue risorse, appartiene a tutti noi in egual misura.